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tattile

Centinaia di piccoli pezzetti di tante tonalità di verdi ricavati da stoffe, gomme, plastiche e carte caratterizzano una sagoma in cartoncino colorato che evoca l’albero di Natale.

Sotto un grande telo sono nascosti tanti materiali: imparano a “guardare con le mani” e a lasciarci trasportare dalle sensazioni tattili. 
In un secondo momento vista e tatto giocano insieme e pensieri ed emozioni prendono forma in una cartolina tattile.
Un’opera_ 1920 F. T. Marinetti, Sudan-Parigi, tavola tattile

I bambini giocano con tanti gomitoli di fili colorati e lo spazio, inizialmente vuoto, si trasforma in un’area di grovigli, nodi e colori. Come sarà osservare questa strana costruzione dall’alto? E se invece la guardo stando sotto o all’interno?

Come possiamo giocare con fili e nastri di vari materiali? Costruiamo delle reti, creiamo delle tessiture, dei nodi, o usiamoli per provare diversi tipi di nodi e intrecci per collegare gli spazi! Confrontiamo i nostri fili con il campionario a disposizione, impariamo a riconoscerli e nominarli… e poi torniamo a giocare!

In questo laboratorio, liberamente ispirato all’artista Maria Lai, i bambini osservano e toccano tanti fili colorati rossi, blu, verdi e gialli. Con dei piccoli telai o utilizzando dei cartoncini preforati, giocano a comporre fili di un solo colore nei vari materiali oppure.
Una foto_ Maria Lai gioca con un filo di lana

I bambini toccano materiali diversi  nelle varietà di bianco. Ad una prima composizione collettiva segue la realizzazione di una personale cartolina “tutta bianca” dove emergono le preferenze e la sensibilità compositiva-tattile di ciascuno.

Un libro_Lettura della storia di Bruno Munari, Cappuccetto Bianco, edizioni Corraini

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